Salamba Sarvangasana - Candela con supporto

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Salamba = Appoggiato, Sostenuto, con Supporto
Sa = Con  
Alamba =  Supporto

 
Sarvanga = Tutti gli Arti, tutte le parti del corpo
Sarva = Tutto  
Anga = Arti

Posizione della Candela con Supporto.

Nel terzo capitolo del saggio “Hatha Yoga Pradipika”, Svatmarama afferma che Salamba Sirshasana(posizione sostenuta sulla testa) è la posizione principe delle asana, mentre Salamba Sarvangasana(posizione di tutto il corpo sostenuto sulle spalle) può essere definita la regina o la madre di tutte le asana. Dalla loro pratica derivano grandi benefici per la salute del corpo e dello spirito. Il beneficio spirituale di Sarvangasana è la profonda calma che si manifesta quando l’energia sottile de corpo viene concentrata nella regione cervicale. Stimolando quest’area, Sarvangasana aiuta ad indurre uno stato di calma, benessere e leggerezza. La posizione rovesciata, facendo circolare sangue ossigenato fra collo e petto, conferisce infatti nuova energia. Ciò ha l’effetto di alleviare i disturbi bronchiali e di stimolare la tiroide e le ghiandole paratiroidee. L’allungamento della parte posteriore del collo stimola anche il midollo allungato. Poiché l’energia viene distribuita da questo centro nervoso all’intero corpo, la stimolazione di questo centro è un’altra ragione per il nome “posizione di tutto il corpo”.

- Fase dinamica

Sdraiatevi sulla schiena e con le gambe distese e le braccia lungo i fianchi, il palmo delle mani è rivolto verso il pavimento. Verificate che la testa e la colonna vertebrale siano allineate e le gambe dritte con i piedi unti. Ricercate la massima aderenza delle vertebre con il suolo, soprattutto in corrispondenza della regione cervicale e lombare, percepite e rilassate tutto il corpo. La fase dinamica di Sarvangasana è composta da 3 fasi, ognuna necessaria e l’una all’altra propedeutica:

1) Espirando, portate le ginocchia piegate verso la fronte in modo tale da sollevare il bacino e la schiena. Effettuate questo movimento bilanciando la contrazione dei muscoli addominali e la pressione delle mani sul pavimento. Al termine dell’espirazione il tronco poggerà sulle spalle e si troverà perpendicolare al pavimento, le ginocchia piegate a contatto con la fronte, gli stinchi anch’essi perpendicolari alla fronte con i piedi che puntano verso i cielo, le vertebre cervicali e la parte superiore della schiena completamente allungata, la glottide rilassata il mento ritratto e la nuca ben piantata.

2) la seconda fase verrà effettuata a polmoni vuoti e consiste nell’allontanare le ginocchia flesse dalla fronte fino ad allinearle verticalmente al busto. Spingete il coccige in dentro, verso il pube, e slanciate il corpo verso l’alto con le gambe flesse alle ginocchia. I piedi si accostano il più possibile ai glutei contratti. Le mani spingono la cassa toracica verso il mento, favorendo la distensione delle cervicali e la chiusura completa della gola.

3) Inspirando, sollevate i piedi che erano aderenti ai glutei, stendete le gambe, e allineatevi verticalmente.

 

Per uscire dalla posizione ripercorreremo le 3 varie fasi nell’ordine inverso:

4) Espirando ripiegate le ginocchia alla fronte.

5) A polmoni vuoti ponete vertebra dopo vertebra a terra fino a poggiare il bacino e facendo altresì attenzione a non sollevare il capo. Le gambe saranno tese e perpendicolari al pavimento.

6) Inspirando abbassate lentamente le gambe tese con i piedi uniti e allineati, ritornando in tal modo nella posizione di partenza.

 

- Fase statica:

Il mento rimarrà premuto contro la gola in forma tale che volendo parlare non si potrà. Se portate le mani dietro la schiena, queste spingeranno le costole in avanti in modo da aprire la cassa toracica e alzare ancora di più il busto. I gomiti saranno quanto più chiusi possibile mentre allontanate le spalle dal collo. Spingete il busto, il bacino e le gambe verso l’alto finché non vi sentirete perpendicolari al pavimento; aiutatevi contraendo i glutei e spingendo le vertebre sacrali in avanti. Allungate le gambe dall’inguine alle dita dei piedi, sollevate le rotule e portate la punta dei piedi verso l’alto.

Il termine Salamba contraddistingue questa variante, che prevede il supporto delle spalle, da quella che invece ne è priva (Niralamba).

Allunga le spalle e il collo, tonifica gambe e glutei.

Previene le vene varicose.

Attenua la spondilosi cervicale e il dolore alle spalle, l’ulcera e la colite.

Decongestiona gambe e bacino.

Favorisce la respirazione diaframmatica, dando così sollievo agli asmatici.

Elimina le sostanze nocive dal sangue e rende la pelle luminosa e elastica.

Ha un effetto sedativo sul sistema nervoso.

Stimola la tiroide, le ghiandole paratiroidee, il centro cervicale e il midollo allungato.

Allevia l’ipertensione, l’asma, la bronchite e le malattie alla gola.

Riduce l’insonnia, l’affanno e le palpitazioni.

Attenua il raffreddore e la sinusite.

Migliora il funzionamento dell’intestino e allevia la colite.

Aiuta a curare l’ernia, le emorroidi, i disturbi urinari, il prolasso dell’utero.

Riduce i crampi durante le mestruazioni e regolarizza il flusso mestruale.

Allevia le infiammazioni alle ovaie e aiuta a curare le cisti.

Non praticare in caso di diarrea, o durante le   mestruazioni, o dopo il primo trimestre di gravidanza.

Non praticare in caso di pressione alta, problemi cardiovascolari, lesioni spinali, o instabilità cervicale.

Non praticare in caso di emicrania o mal di testa da stress.

Non rimanere nella posizione se c’è tensione alla testa, alle orecchie agli occhi o alla gola.

Non praticare in caso di sinusite, otite o lesioni alla retina.

 
 

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