Le asana sono posizioni assunte dal corpo, codificate nel corso di millenni, ognuna delle quali apporta specifici benefici alla salute del corpo e della mente. Le asana non hanno uno scopo agonistico, sono il risultato di una pratica di ascolto e conducono alla percezione ed alla integrazione del corpo fisico. Nell’esecuzione delle asana l’elemento fondante è costituito dall’attenzione: attenzione direttiva e percettiva. Praticare con la mente presente a se stessa, attenta nel movimento consapevole, pronta ad ascoltare e percepire le sensazioni che emergono dal nostro interno e che mutano con il modificarsi delle posizioni stesse. Elemento fondante nella pratica proposta è la particolare cura posta nel movimento di apertura e chiusura della singola posizione eseguita: tale modalità di esecuzione assume notevole importanza in quanto aumenta la consapevolezza dell’essere presenti nel movimento che si compie e nel predisporre la naturale apertura del corpo alle nuove informazioni derivanti dall’asana stessa.
Patanjali afferma: “La postura deve essere stabile e comoda. Mediante il rilassamento dello sforzo e la meditazione su Ananta.”
La pratica costante influisce positivamente sulla salute: l’alternanza di contrazione muscolare e di distensione nelle diverse parti del corpo favoriscono un’azione rigeneratrice molto profonda.
Le asana rendono flessibile la colonna vertebrale, sciolgono le articolazioni, stimolano gli organi interni con dolci compressioni, purificano il sistema nervoso, donano elasticità e forza alla muscolatura profonda. Per effetto della naturale regolazione dei ritmi biologici e della purificazione dell’intero organismo la capacità di concentrazione e di attenzione risultano potenziate.
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